
La pagina storica de L’Eco di Bergamo che viene consegnata a Zogno a quanti visiteranno la «Notte Bianca» di stasera e lo stand de L’Eco Café, propone un articolo degli Anni ’40, firmato da P. G. Galizzi, che evoca «Zogno capoluogo». Un ruolo che anche oggi, dopo settant’anni, il borgo brembano punta a mantenere e in qualche modo sviluppare. «Il nostro comune – sottolinea il sindaco Giuliano Ghisalberti – per storia e vocazione ha senza dubbio una centralità importante, che deriva non soltanto dalla posizione di fondovalle, ma anche e soprattutto dalla presenza sinergica di industrie, scuole e servizi, che ne fanno un punto di riferimento irrinunciabile. In questi anni abbiamo lavorato in prospettiva, consapevoli che l’auspicata apertura della variante in galleria alla provinciale avrebbe mutato le direttrici di traffico. Abbiamo puntato a mantenere e potenziare la sede Asl, gli uffici Uniacque, l’Agenzia delle Entrate, ma anche favorito servizi pubblici e commerciali, per fare del nostro centro un polo di attrazione propositiva, non di semplice passaggio». A fare il paio con l’attesa per il tunnel incompiuto («è necessaria una soluzione completa e urgente» sottolinea Ghisalberti) c’è sul tavolo anche la crisi occupazionale, che anche a Zogno ha colpito duro, come nel caso della storica Manifattura Valle Brembana. «Siamo davanti a un cambiamento epocale anche del modo di fare impresa – aggiunge il primo cittadino –, ma dobbiamo salvaguardare l’intraprendenza e la cultura del lavoro della nostra gente. Negli ultimi sei anni abbiamo sostenuto con forza l’idea che le grandi aree industriali dismesse debbano mantenere una vocazione produttiva, senza essere convertite a spazi commerciali. Sono spazi vitali per dare risposte ad un artigianato specializzato che comunque tiene duro e ha addirittura spazi di crescita e più in generale per mantenere in valle poli occupazionali che altrimenti verrebbero trasferiti altrove». Ghisalberti ricorda anche i due bandi aperti dal Comune per i Fondi anticrisi e i Voucher lavorativi, «due segnali concreti a sostegno di chi vive situazioni di difficoltà». La Zogno che cambia pelle e direttrici è anche quella che punta su un centro pulsante, dove la miscela fra arte, storia, natura e commercio può fare la differenza. «Le notti bianche gemelle di luglio e agosto – sottolinea il sindaco – sono segnale di vitalità e voglia di fare. Noi puntiamo a fare la nostra parte a livello di opere pubbliche, come quelle inserite nell’articolato piano di sviluppo Dat Valliinfamiglia, legato specificatamente all’attrattività, che ci unisce a Val Brembilla, Val Taleggio e Valsassina». L’idea è sviluppare opere mirate alla sistemazione della viabilità attorno ai punti di interesse, al restauro conservativo di alcuni di essi, alla realizzazione di opere complementari che possano dare al territorio un valore aggiunto dal punto di vista turistico, ricettivo e commerciale. Di indubbio rilievo anche il recupero architettonico delle facciate liberty della scuola Pietro Ruggeri da Stabello, costruite un secolo fa. «È un biglietto da visita non indifferente – conferma Ghisalberti – cui si unisce ’impegno per il progetto dedicato a Bortolo Belotti e per le aree museali e artistiche, ma anche la forte attenzione alla pista ciclabile. È un’arteria vitale quanto quella stradale, abbiamo investito sull’illuminazione e partecipato ai costi per la posa della passerella che unisce alla Val Serina, posata il mese scorso fra le sponde di Ambria e Spino al Brembo, grazie a fondi Plis regionali gestiti dalla Comunità montana che è comunque anche intervenuta direttamente. Legato alla pista ciclabile è anche il recupero dell’antica stazione ferroviaria di Ambria, dismessa dagli Anni ’60 quando il trenino della Val Brembana finì in soffitta». Il complesso di Ambria, situato in posizione strategica a pochi passi dall’imbocco della Val Serina e alle porte di San Pellegrino Terme, potrebbe ritrovare il suo carattere funzionale, come luogo di ristoro e sosta luogo la ciclabile, base per il bike-sharing o di interscambio tra automobile e bicicletta. L’intervento sarà a carico, quale compensazione urbanistica a scomputo di oneri di urbanizzazione, della vicina «Sonzogni Pietre Antiche», la stessa azienda che ha seguito la posa, lo scorso febbraio ai Villa d’Almè, della statua di Arlecchino. Un’icona di benvenuto, perché in auto o in bicicletta… la Val Brembana vi aspetta!
Fonte: L'Eco di Bergamo
Hai la shopping card? Alla «Notte» c’è uno sconto in più.
Migliaia di tessere distribuite in poco più di cinque anni e, tanto per gradire, uno sconto supplementare. A supportare in maniera decisa la «Notte Bianca» di Zogno ci sono i negozi dell’associazione Punto Amico, che negli ultimi anni hanno lanciato con successo l’iniziativa della Shopping Card. A parlarne è il consigliere Franco Salvi, titolare del Bike Store di via Mazzini, che mostra di credere con convinzione alle potenzialità commerciali di Zogno. «A partire dal 2009 – spiega – abbiamo distribuito oltre cinquemila shopping card, fidelizzando residenti, valligiani e turisti. Di fatto a ogni acquisto negli oltre 20 punti vendita convenzionati (anche bar e ristoranti) corrisponde il caricamento sulla carta di una determinata percentuale del valore dello scontrino di acquisto. Soldi veri, che possono poi essere spesi nei negozi come un qualsiasi titolo di credito. In occasione della «Notte Bianca» la percentuale di accredito sarà eccezionalmente aumentata del 5%». Salvi conferma come Zogno sia destinata a mantenere nel tempo una centralità vallare fatta di servizi. «La galleria che tutti attendono – sottolinea – toglierà certamente un traffico di passaggio, ma nel contempo potrà dare respiro alle dinamiche del centro, consentendo di proporre qualità nei servizi. Abbiamo un centro commerciale naturale su cui investire, con aree di parcheggio periferiche adeguate addirittura sottoutilizzate. Serve un cambio di mentalità, l’unione e i progetti di rilancio e formazione non sono solo parole sulla carta, bisogna crederci». Negozi ed esercizi commerciali sono fra i promotori della «Notte Bianca», che a partire dalle 20 propone un caleidoscopio di iniziative, come avvenuto ad inizio luglio, quando si aprì il periodo dei saldi. Alle promozioni commerciali si affiancheranno l’animazione di trampolieri, artisti di strada, jazz, bande musicali, street band, gruppi folk, gonfiabili, truccabimbi, toro meccanico, giochi di strada, esibizioni di ballo, schiuma party e bancarelle. Non mancheranno proposte culturali con visite guidate a parrocchiale di San Lorenzo, campanile, battistero ed aree museali. Alle 21 in piazza Garibaldi il monologo di Emanuele Turelli «Gleno 1 dicembre 1923», con la partecipazione di Tiziano Incani, alias il Bepi.
Fonte: L'Eco di Bergamo