Fonte: L'Eco di Bergamo
Poeta, giurista, letterato e uomo politico, ma anche un pioniere del turismo. Bortolo Belotti è uno zognese illustre, autore della «Storia di Bergamo e dei Bergamaschi», il più completo trattato mai pubblicato su luoghi, personaggi e storia della terra orobica. La pagina storica data in omaggio ai allo stand de L’Eco Café lo ricorda attraverso un articolo pubblicato nel giugno 1945, in vista del ritorno delle sue spoglie a Zogno dalla Svizzera, dove era morto in esilio l’anno precedente. Belotti fu consigliere a Zogno, Milano e in Provincia a Bergamo, più volte deputato e anche ministro a Industria e Commercio nel 1922. Nel 1919 il Touring Club (di cui Belotti fu consigliere) pubblicò «Il Diritto turistico», un volume di oltre 600 pagine in cui lo studioso bergamasco puntava, primo in Italia, a dare ordine «nella legge, nella dottrina e nella giurisprudenza» alla materia turistica, dandole il crisma, allora sostanzialmente inedito, di attività economicamente rilevante. Il Comune di Zogno punta a rivalutare la figura e le opere dell’illustre concittadino, innanzitutto dando vita nel prossimo autunno ad uno spazio espositivo nella Villa Belotti, dove il Comune dispone dagli Anni ’80 del parco, del piano che dà sul parco (sede della biblioteca civica) e del piano che dà su via Roma. Qui troverà posto una collezione con 26 dipinti e tre sculture, raccolti con oculata competenza dallo statista. «La famiglia Belotti e in particolare l’avvocato Gianluca La Villa – spiega l’assessore Giampaolo Pesenti – ha accettato con entusiasmo di portare a Zogno l’importante raccolta, con opere attribuite ai Baschenis e alla scuola del Tiziano. Abbiamo impegnato 60mila euro per creare un percorso guidato e sistemare i locali, che comprenderanno anche lo studio che fu di Belotti, con arredi d’epoca». In rampa di lancio anche il progetto «Bortolo Belotti, l’inventore del turismo intelligente», per valorizzare i luoghi di cultura del paese. In particolare verranno messi in rete il Museo della Valle (curato dalla fondazione Polli Stoppani onlus), il Museo di San Lorenzo (dell’omonima parrocchia), le Grotte delle Meraviglie (di proprietà del Comune e gestite dal Guppo Speleologico) e il Museo del Soldato curato dal Gruppo Alpini. Quest’ultima esposizione, in coincidenza con i 100 anni della Grande Guerra, verrà aperta gratuitamente al pubblico il 5, 13, 19, 27 settembre e 3 ottobre, dalle 15 alle 18. «Questi luoghi – aggiunge Pesenti – possono diventare un vero incentivo al turismo per l’intera Valle Brembana, se ampliati della loro offerta culturale, messi in rete e promossi attraverso un piano di comunicazione adeguato. Alla base del progetto c’è la creazione di una rete di partenariato tra soggetti pubblici e privati, allo scopo di promuovere il sistema culturale nel suo complesso. Aspetto non secondario anche la possibilità di garantire la conservazione e rendere fruibile al pubblico l’archivio Belotti, grazie alla digitalizzazione dei documenti originali».
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